
Una lunga passeggiata con Ferdinando Bonora, in discesa lungo uno dei principali percorsi tra il Mediterraneo e la Pianura Padana e oltre, lungo il quale transitarono per secoli in entrambi i sensi viaggiatori e carovane di muli carichi di mercanzie di ogni tipo.
Dalla porta secentesca nell’ultima cinta muraria, all’esterno della quale il tracciato si sviluppa come mulattiera, scenderemo lungo la creuza mattonata che, chiusa tra alti muri di cinta, va verso la città tra ville e giardini, offrendo spettacolari vedute sul mare lontano e intercettata via via dalle strade dell’urbanizzazione otto e novecentesca.
Toccheremo tra l’altro il Santuario della Madonnetta, la chiesa di San Nicola da Tolentino, l’Albergo dei  Poveri altre testimonianze.
All’interno della cinquecentesca Porta di Carbonara, nella penultima cinta delle cosiddette Mura Vecchie, la situazione cambia e ci inoltreremo nel dedalo di vicoli del quartiere del Carmine, con San Bartolomeo dell’Olivella, Nostra Signora del Carmine e la scomparsa chiesa di Sant’Agnese, di cui resta qualche traccia.
Attraversata via Bensa, che segue l’andamento delle qui non più riconoscibili Mura del Barbarossa, e passati idealmente sotto la perduta Porta di Sant’Agnese, proseguiremo per via Lomellini, con palazzi che furono di quella famiglia, il complesso religioso dei padri Filippini, la casa natale di Giuseppe Mazzini, ora Museo del Risorgimento, e altro. Oltrepassata piazza Fossatello, in una zona che fu controllata per secoli soprattutto dai Gattilusio, dai Centurione, dai Pallavicini e dai Calvi, giungeremo in breve al porto dove concluderemo il nostro giro.
In collaborazione con i Giardini Luzzati
Informazioni utili
Durata 3 ore. Si raccomandano scarpe comode. Circa tre ore, tra soste e cammino
Appuntamento ore 15.15 stazione Superiore della funicolare Zecca-Righi (partenza corsa Zecca ore 15.00)
Prezzo della visita euro 12, prezzo speciale riservato ai soci Coop, aderenti FAI o tesserati Giardini Luzzati euro 8
Prenotazione obbligatoria al 3351278679 (anche WhatsApp), www.enjoygenova.it; enjoygenova@archeologia.it.
Prenotazione
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